Tema Sistemi SpA protegge l’hotel 5* lusso Romeo progettato da Zaha Hadid Architects

Tema Sistemi SpA protegge l’hotel 5* lusso Romeo progettato da Zaha Hadid Architects

Tema Sistemi SpA protegge l’hotel 5 stelle lusso Romeo di Roma progettato dallo studio di Zaha Hadid con il suo elegante sistema water mist Aquatech®.

Intervista all’Arch. Mariagrazia Lanza, Associate dello studio Zaha Hadid Architects.

 

 

Nel 2024 aprirà al pubblico l’hotel Romeo di Roma, un 5 stelle lusso ospitato presso il Palazzo Capponi in Via di Ripetta, capolavoro del XVI secolo,completamente rinnovato
con un progetto avanguardistico firmato dallo studio di architettura di Zaha Hadid.
L’hotel è composto da 74 tra camere e suite con una metratura media di 42 mq. Alcune di esse sono interamente affrescate nel piano soppalcato e offrono terrazze private con vista mozzafiato sui tetti di Roma.

 

Tema Sistemi SpA è stata scelta per proteggere l’intero hotel con il suo sistema water mist ad alta pressione Aquatech® ASN. Gli ugelli dalle linee discrete e eleganti sono stati selezionati dagli architetti dello studio di Zaha Hadid per la loro capacità di coniugare una protezione efficace e sostenibile con un impatto estetico di elevata bellezza con un design senza pari.

Sul numero di Dicembre della rivista Antincendio, avevamo già parlato delle sfide da affrontare per la protezione antincendio degli ambienti di lusso e di come superare la percezione tradizionale secondo cui tutto ciò che riguarda la sicurezza non può essere anche esteticamente piacevole e armonioso.

Oggi abbiamo il piacere di parlare di architettura e sicurezza antincendio, con un focus specifico sul progetto dell’hotel Romeo, con l’Arch. Mariagrazia Lanza, Associate dello studio Zaha Hadid Architects.

 

Buongiorno Arch. Lanza, la ringraziamo per aver accettato il nostro invito. Ci racconti brevemente la Sua storia professionale e cosa significa per Lei contribuire a far crescere il nome di uno studio così importante come quello di Zaha Hadid Architects.

R: La mia formazione in architettura è iniziata all’università di Napoli Federico II, dove ho avuto la fortuna di apprendere la cura del dettaglio dal prestigioso, professore ed architetto, Nicola Pagliara e di collaborare con lo stimato preside della facoltà, Benedetto Gravagnuolo. Dopo la laurea, insieme al mio attuale marito, ho iniziato una fase di ricerca e sperimentazione delle forme fluide e dinamiche in architettura avvicinandoci al pensiero artistico di Zaha Hadid e, grazie ad un pizzico di intraprendenza, qualche mese dopo, realizzammo il nostro sogno di entrare a far parte del suo studio. In quel periodo, l’ufficio era un luogo di continua sperimentazione e creatività, una realtà dinamica e innovativa di circa 90 persone, dove non si badava a orari o scadenze, ma solo alla passione e al desiderio di dare il massimo. Oggi i tempi sono cambiati, lo studio si è trasformato in una grande azienda internazionale e Zaha non è più tra noi, ma il suo spirito e la sua visione ci guidano ancora. Ogni giorno, cerchiamo di onorare la sua eredità, dimostrando in ogni progetto la nostra competenza, la nostra originalità e la nostra dedizione.

 

Parliamo della progettazione fatta per l’Hotel a 5 stelle Romeo di Roma. Potrebbe descrivere brevemente il progetto e le sfide che avete affrontato in fase di progettazione?

R: Il progetto si propone di creare un dialogo tra passato e presente, inserendosi in un contesto storico di grande valore costituito da tre edifici che fanno perno attorno ad un giardino interno.

La rigidità dell’impianto architettonico del XVI secolo di Palazzo Capponi, situato nel cuore di Roma, lungo uno dei rami del tridente sistino, incontra la fluidità ed il dinamismo dell’architettura di Zaha Hadid, in uno sforzo teso a reinterpretare le volte tradizionali in forme complesse, dall’aspetto mutevole a seconda delle funzioni.

È in particolar modo nelle aree comuni che l’intervento si esprime al meglio attraverso l’uso di materiali e tecnologie innovative al fine di offrire un servizio di ospitalità di alto livello, che spazia dal wellness ai Gourmet Restaurants, firmati dallo chef più stellato del mondo: Alain Ducasse.

Come architetto, la sfida più grande è stata sicuramente dover adattare il nostro concetto di architettura, dalle superfici curve e dalla continuità delle venature dei materiali, all’uso di pietre naturali, marmi e legno oltre che ad una serie di vincoli impiantistici, storici e funzionali di forte impatto dato il ridotto numero di interventi strutturali consentiti.

 

Durante il processo di sviluppo, quali sono state le principali considerazioni in merito alla sicurezza antincendio? Che tipo di soluzioni avete preso in considerazione per la protezione antincendio attiva della struttura?

 

R: Per la sicurezza antincendio, abbiamo seguito le normative vigenti (UNI EN 14972), salvaguardato il patrimonio artistico e garantito la sicurezza, cercando, tuttavia, di minimizzarne l’impatto estetistico grazie all’uso di tecnologie all’avanguardia, come l’impianto water mist ASN. Attraverso i suoi eleganti ugelli, ASN eroga una nebbia d’acqua finissima e respirabile, proteggendo gli arredi con delicatezza, e garantendo una rapida estinzione degli incendi. La sua efficacia è stata verificata attraverso test in scala reale, che hanno confermato l’efficacia e la sicurezza dell’innovativo sistema.

 

Parliamo dell’impianto water mist ASN, scelto per la protezione antincendio dell’hotel. Potrebbe spiegare perché la scelta è ricaduta su questa soluzione rispetto ad altre?

R: L’impianto antincendio water mist ASN, a differenza degli impianti tradizionali, possiede un minore ingombro, dovuto ad una minore quantità di fluido e di tubature, che, dato il poco spazio disponibile per gli impianti, ci è sembrata la scelta più opportuna per un progetto, quale il nostro, di riconversione di un edificio storico in un ambiente pubblico.

Inoltre, la sua tecnologia innovativa, basata sulla nebulizzazione dell’acqua, permette di saturare gli ambienti, riducendo al minimo i possibili danni causati dall’acqua stessa sui nostri interni in caso di incendio.

 

Ha riscontrato qualche sfida nell’installazione e nell’integrazione dell’impianto ASN all’interno della struttura? Come ha affrontato queste sfide? Quanto è stato utile a tal scopo il supporto dei tecnici Tema Sistemi?

 

R: In generale, non è stato facile integrare gli impianti in un contesto storico e artistico vincolato della Soprintendenza e garantire la sicurezza e il comfort degli ospiti e del personale. Tema Sistemi ci ha aiutato a elaborare le strategie migliori, conciliando le esigenze estetiche del nostro design con le soluzioni tecniche più adeguate esistenti sul mercato mediante una pronta consulenza, assistenza e una garanzia di qualità e conformità. Sono molto soddisfatta del lavoro svolto insieme a loro.

 

Per concludere. I sistemi antincendio e i prodotti relativi alla sicurezza in generale, spesso sono visti come un elemento di disturbo per l’architettura e l’armonia delle strutture. Ritiene che con prodotti come ASN si possa ritenere questo concetto superato?

 

R: I prodotti forniti da Tema Sistemi hanno risposto alle nostre esigenze di ridurre al minimo l’impatto impiantistico sull’aspetto estetico, armonizzandosi con esso senza alterare il design come gli ugelli dalle linee pulite e discrete, in acciaio, impercettibili sulle pareti di marmo o retrattili a soffitto, prontamente nascosti da tappi personalizzabili in colore e finitura.

 

 

 

 

Per maggiori informazioni contattaci all’indirizzo info@temasistemi.com

 

 

QUI L’ARTICOLO PUBBLICATO SULLA RIVISTA ANTINCENDIO 

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